There is no translation available.

Se la ricerca del bello avviene nel mondo reale non è necessario rifugiarsi in mondi ideali per raggiungerla. La ricerca dell’armonia delle forme, della bellezza è lo stimolo maggiore che abbiamo, prima ancora di dare una risposta di pratica funzionalità attraverso i nostri lavori. Wang Shu, premio Pritzker 2012, intervistato da “La Stampa” disse: “Se vuoi fare l’architetto impara a fare il falegname” Adriano Rolfo, al contrario, ha fatto l’architetto per lungo tempo ed ora crediamo sia pronto per fare il falegname.

Le nostre realizzazioni sono si ascrivibili nell’universo del design ma rispondono prima ancora alla ricerca dello scultore, del modellatore di forme. Come è vero che tutto è già stato scritto, eppure c’è ancora spazio per farlo, così c’è ancora un modo per esplorare i territori della modellazione e ce ne rendiamo conto giorno per giorno nel subire il fascino nella ricerca del nuovo e del diverso. Non è un percorso di fantasia il nostro, senza legami con la realtà, ma di creatività che si attua con un percorso leggibile e di dominio comune, inquadrabile in schemi che lo rendono ripercorribile, nella convinzione che, secondo la sensibilità di ognuno, si generino degli stati di ricompensa o dei rimandi con risonanze emotive e di stupore. La tracciabilità del percorso è fondamentale; se invece le regole sono stabilite senza possibilità di comprensione da parte del fruitore, si instaura un rapporto di forza e non di condivisione. La lettura di un’opera ben strutturata, leggibile e derivabile, sia pur a livelli diversi, porta emozione ma anche crescita, e tutti ne traggono un beneficio. Per questo vorremmo che nel guardare i nostri progetti si generasse l’eccitazione di una ricerca con un percorso a ritroso nella composizione, finalmente svelata nella contorsione de suo farsi. Siamo consapevoli che ciò significa operare nell’ambito di regole, di schemi prevedibili e rintracciabili, spesso poi si aggiungono limitazioni dovute a forme e dimensioni dei materiali a disposizione, ma non significa certo una rinuncia alla creatività. Come confermato in letteratura dagli aderenti all’OULIPO, e proprio dandosi regole e quindi limitazioni, che si eleva il tasso di qualità e di novità, con risultati anche sorprendenti. Non nascondiamo di sorprenderci spesso di certi risultati, che a volte superano le nostre stesse aspettative.

Immagini: Roberto Tibaldi
Musica : Andrea Bergesio
Durata : 3'30"
Software : Wings Platinum 5
Formato : 2,35:1
Anno realizzato : 2014

Roberto Tibaldi
Roberto TibaldiNato a Torino nel 1959, ha quattro grandi passioni: l'alpinismo, la natura, la musica classica, la fotografia.

Dopo la Maturità Scientifica lavora per un anno in una comunità alloggio per minori abbandonati. La sua passione per la natura ha avuto il suo sbocco professionale nei 13 anni di lavoro presso il Museo Civico Craveri di Storia Naturale di Bra, dove ha curato particolarmente la didattica a favore delle scuole. Al Museo gestisce e cataloga la biblioteca scientifica e la fototeca, lavora all'allestimento e al rinnovamento delle sale espositive e a varie mostre temporanee. Assieme ad una insegnante "inventa" il progetto "Ambiente Conoscerlo e Difenderlo" per le Scuole elementari, che È tutt'ora attivo. Realizza a questo scopo due audiovisivi "L'ambiente naturale del Roero" e "I fiumi del Braidese".

Convinto che le passioni vanno vissute in prima persona, ha fatto parte della Corale Polifonica di Sommariva Bosco, in qualità di tenore primo, dove ha affrontato soprattutto partiture di musica sacra. E' stato per cinque anni presidente della Sezione di Bra del Club Alpino Italiano ed È istruttore di Alpinismo.

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AIDAMA logo

Freitag 24. April 2015  20.15 (ca. 60 Min.)

Im Anschluss an die Eröffnung des Festivals präsentiert die erste Session von Multivisionen, die Arbeiten von Mitgliedern der AIDAMA – Associazione Italiana Degli Auturi di Multivisione Artistica (Gesellschaft der Autoren künstlerischer Multivisionen in Italien)

Zum Programm

 

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Se la ricerca del bello avviene nel mondo reale non è necessario rifugiarsi in mondi ideali per raggiungerla. La ricerca dell’armonia delle forme, della bellezza è lo stimolo maggiore che abbiamo, prima ancora di dare una risposta di pratica funzionalità attraverso i nostri lavori. Wang Shu, premio Pritzker 2012, intervistato da “La Stampa” disse: “Se vuoi fare l’architetto impara a fare il falegname” Adriano Rolfo, al contrario, ha fatto l’architetto per lungo tempo ed ora crediamo sia pronto per fare il falegname.

Le nostre realizzazioni sono si ascrivibili nell’universo del design ma rispondono prima ancora alla ricerca dello scultore, del modellatore di forme. Come è vero che tutto è già stato scritto, eppure c’è ancora spazio per farlo, così c’è ancora un modo per esplorare i territori della modellazione e ce ne rendiamo conto giorno per giorno nel subire il fascino nella ricerca del nuovo e del diverso. Non è un percorso di fantasia il nostro, senza legami con la realtà, ma di creatività che si attua con un percorso leggibile e di dominio comune, inquadrabile in schemi che lo rendono ripercorribile, nella convinzione che, secondo la sensibilità di ognuno, si generino degli stati di ricompensa o dei rimandi con risonanze emotive e di stupore. La tracciabilità del percorso è fondamentale; se invece le regole sono stabilite senza possibilità di comprensione da parte del fruitore, si instaura un rapporto di forza e non di condivisione. La lettura di un’opera ben strutturata, leggibile e derivabile, sia pur a livelli diversi, porta emozione ma anche crescita, e tutti ne traggono un beneficio. Per questo vorremmo che nel guardare i nostri progetti si generasse l’eccitazione di una ricerca con un percorso a ritroso nella composizione, finalmente svelata nella contorsione de suo farsi. Siamo consapevoli che ciò significa operare nell’ambito di regole, di schemi prevedibili e rintracciabili, spesso poi si aggiungono limitazioni dovute a forme e dimensioni dei materiali a disposizione, ma non significa certo una rinuncia alla creatività. Come confermato in letteratura dagli aderenti all’OULIPO, e proprio dandosi regole e quindi limitazioni, che si eleva il tasso di qualità e di novità, con risultati anche sorprendenti. Non nascondiamo di sorprenderci spesso di certi risultati, che a volte superano le nostre stesse aspettative.

Immagini: Roberto Tibaldi
Musica : Andrea Bergesio
Durata : 3'30"
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Formato : 2,35:1
Anno realizzato : 2014

Roberto Tibaldi
Roberto TibaldiNato a Torino nel 1959, ha quattro grandi passioni: l'alpinismo, la natura, la musica classica, la fotografia.

Dopo la Maturità Scientifica lavora per un anno in una comunità alloggio per minori abbandonati. La sua passione per la natura ha avuto il suo sbocco professionale nei 13 anni di lavoro presso il Museo Civico Craveri di Storia Naturale di Bra, dove ha curato particolarmente la didattica a favore delle scuole. Al Museo gestisce e cataloga la biblioteca scientifica e la fototeca, lavora all'allestimento e al rinnovamento delle sale espositive e a varie mostre temporanee. Assieme ad una insegnante "inventa" il progetto "Ambiente Conoscerlo e Difenderlo" per le Scuole elementari, che È tutt'ora attivo. Realizza a questo scopo due audiovisivi "L'ambiente naturale del Roero" e "I fiumi del Braidese".

Convinto che le passioni vanno vissute in prima persona, ha fatto parte della Corale Polifonica di Sommariva Bosco, in qualità di tenore primo, dove ha affrontato soprattutto partiture di musica sacra. E' stato per cinque anni presidente della Sezione di Bra del Club Alpino Italiano ed È istruttore di Alpinismo.

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